La contenzione fisica nella sanitÀ: pratiche e orientamenti

Un corso di B&C CONSULTING SRL.

L’iniziativa formativa è composta da un unico modulo della durata di 16 ore e si svolgerà completamente in presenza. Il modulo è articolato in 2 unità didattiche: • La prima unità didattica tratta gli aspetti deontologici e legali della contenzione fisica nelle strutture sanitarie e assistenziali. Infatti la contenzione del soggetto incapace di autogestirsi è pratica corrente nelle istituzioni di ricovero, negli ospedali e nelle famiglie. “Legare” il soggetto è l’atto improprio di una successione di eventi che dall’assistenza procede alla sorveglianza, alla custodia totale, alla immobilizzazione fisica, in un continuum in cui è complicato stabilire i limiti della giustificabilità terapeutica, della necessità assistenziale, dell’eticità. Il disorientamento spazio-temporale, il frequente rischio di caduta, l’aggressività fisica, sono le motivazioni per cui si ricorrere alla contenzione. Questa unità didattica avrà una durata di 8 ore di cui 3 teoriche e 5 di esercitazioni pratiche. • La seconda unità didattica riguarda le pratiche di contenzione fisica, farmacologica, ambientale psicologica o relazionale o emotiva, le e loro implicazione e il corretto utilizzo dei mezzi, tenendo presenti principi dello stato di necessità e anche della proporzionalità rispetto al soggetto. Questa unità didattica avrà una durata di 8 ore di cui 3 teoriche e 5 di esercitazioni pratiche. Al termine del modulo è prevista una prova di verifica teorica (test di apprendimento) e una prova pratica.

La contenzione è una pratica controversa applicata, e a volte abusata, all’interno di strutture sanitarie e socio-assistenziali. La finalità principale di questa iniziativa formativa è quella di fornire strumenti valutativi ed operativi per ridurre l’uso di questa pratica e, in alternativa, dosarle correttamente in base a ai fattori di rischio, senza escludere pratiche alternative alla contenzione vera e propria laddove possibile.
Ciò premesso gli obiettivi specifici di questa iniziativa sono:
• Analizzare le modalità di approccio e gestione della contenzione nell’assistenza;
• Conoscere implicazioni etiche e giuridiche legate all’utilizzo della contenzione nella pratica assistenziale nei contesti operativi socio-sanitari;
• Applicare modalità con le quali sottoporre situazioni critiche ad un confronto costruttivo all’interno dell’équipe;
• Individuare gli interventi funzionali a limitare la pratica della contenzione e conoscere gli strumenti di valutazione del bisogno potenziale di contenzione.
• Conoscere le pratiche alternative alla contenzione fisica e farmacologica e saperne valutare l’applicabilità caso per caso.

• Capacità di valutare l’opportunità di utilizzare mezzi di contenzione in base allo stato psico-fisico del paziente e ai fattori di rischio presenti, tenendo presenti le implicazioni etiche e legali insite nell’abuso di tali mezzi;
• Capacità di interagire con l’equipe medica per un corretto ricorso ai mezzi di contenzione;
• Capacità di valutare l’applicabilità caso per caso di pratiche alternative alla contenzione e metterle in atto.

Al termine del modulo sarà condotta una verifica dell’apprendimento attraverso un TEST STRUTTURATO ed una “PROVA PRATICA IN SIMULATA”.
La prova consisterà in una simulazione da svolgere in un tempo congruo, durante il quale saranno valutate le competenze acquisite relativamente al trattamento della disfagia.
La prova sarà aggiuntiva rispetto al test di apprendimento. Il superamento di entrambe le prove consentirà di ottenere la “DICHIARAZIONE DI COMPETENZE” rilasciata dall’attuatore.

Daniela Piras

formazione@bcconsulting.it

LA CONTENZIONE FISICA NELLA SANITÀ: Pratiche e orientamenti

Il modulo è articolato in 2 unità didattiche della durata di 8 ore ciascuna. All’interno del modulo verranno dedicate 6 ore agli aspetti teorico-procedurali e 12 ore alle esercitazioni pratiche.
All’interno del modulo verranno trattati i seguenti contenuti:
– L’operatore di fronte al paziente “incontenibile”;
– La prescrizione medica finalizzata all’attuazione della contenzione fisica: aspetti etici e giuridici;
– La valutazione multidisciplinare e corretta sequenza delle azioni;
– Le diverse tipologie di contenzione: fisica; farmacologica; ambientale; psicologica o relazionale o emotiva;
– La contenzione fisica e meccanica, efficacia/inefficacia;
– I rischi e benefici della contenzione raccomandazioni sul monitoraggio del paziente contenuto;
– Le persone a rischio di contenzione e gli effetti indesiderati: psicologici, fisici diretti/indiretti;
– I programmi di riduzione della contenzione e sue alternative.

Destinatari

I destinatari del modulo sono Infermieri, Operatori socio-sanitari (OSS), Ausiliario socio-assistenziale (ASA), Operatore tecnico addetto all’assistenza (OTA), che operano all’interno di RSA, cliniche e hospice. In base al CCNL di riferimento (CCNL per il personale dipendente delle strutture sanitarie associate AIOP, ARIS E FDG) le posizioni previste coerenti con il target group sono le seguenti:
A3 e A4: Ausiliario socio sanitario specializzato AUSILIARIO SPECIALIZZATO; Addetto all’assistenza per anziani AUSILIARIO SPECIALIZZATO; Assistente ed Accompagnatore per disabili AUSILIARIO SPECIALIZZATO
B e B1: Operatore Tecnico addetto all’Assistenza (OTA); Ausiliari socio-sanitari specializzati;
B3 e B4: Operatore socio sanitario;
C1, C2, C3 e C4: infermiere generico
D, D1, D2, D3 e D4: Personale infermieristico;
DS, DS1, DS2, DS3, DS4: Caposala; Coordinatore di area tecnico-sanitaria

Obiettivi dell’apprendimento

In base agli obiettivi specifici dell’iniziativa, sono stati individuati i seguenti obiettivi di apprendimento:
– Acquisire consapevolezza sulle implicazioni etiche e legali relative alle pratiche di contenzione;
– Saper riconoscere le manifestazioni tipiche di un soggetto a rischio;
– Saper utilizzare i diversi mezzi di contenzione nel rispetto delle condizioni psico-fisiche del paziente;
– Saper interagire con l’equipe medica per valutare correttamente e in maniera interdisciplinare il livello di rischio e l’eventuale ricorso a specifici mezzi di contenzione;
– Conoscere le pratiche alternative alla contenzione fisica e farmacologica e saperne valutare l’applicabilità caso per caso.

Modalità formativa

Lezioni frontali (Aula tradizionale)

Metodologia

Il modulo è progettato e erogato con una metodologia integrata, che prevede un’alternanza di metodologie di carattere cognitivo e di carattere attivo. La metodologia didattica di carattere Cognitivo sarà centrata sul contenuto dell’argomento oggetto del modulo, quindi lo strumento didattico sarà la lezione frontale.
La metodologia di carattere Attivo avrà invece l’obiettivo di facilitare l’apprendimento attraverso confronti in plenaria, esercitazioni, analisi dei casi, studio di Case-History.

Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo,

Contatta l’Ente manifestando l’interesse

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