La cucina senza
Un corso di SO.GE.SE.TER. SRL.
Le indagini sulle nuove tendenze ristorative evidenziano come la grande voglia di confort food, con la riscoperta delle ricette classiche, delle lunghe preparazioni e della tradizione, vada coniugata con l’esigenza di una cucina equilibrata e leggera. Gustoso non basta più, deve anche fare bene: si deve riuscire a far dialogare buon cibo e salute, all’insegna di un atteggiamento più responsabile nei confronti della tavola. In quest’ottica il corso si propone di associare la tradizione culinaria italiana e le nuove tendenze della cucina sempre più attente al benessere. Le preparazioni presentate dal docente, pur mantenendo la struttura delle ricette originali, saranno realizzate all’insegna del “senza”: senza glutine, senza lattosio, senza grassi animali e a basso indice glicemico. Saranno usati anche ingredienti alternativi, “nuovi” per il nostro territorio, molto interessanti dal punto di vista nutrizionale, tipo teff, amaranto, quinoa, lecitina di soia e bevande alternative al latte.
Conoscenze: conoscere le alternative a determinati alimenti e ad ingredienti critici anche in presenza di specifici disturbi alimentari; conoscere i principi nutrizionali di una sana ed equilibrata alimentazione. Competenze: essere in grado di produrre menù alimentari completi “alternativi”, adatti anche ad una clientela con particolari intolleranze ed allergie; essere in grado di realizzare pietanze equilibrate e salutari preservandone il gusto.
Agli allievi che avranno frequentato almeno il 70% della durata complessiva del percorso sarà rilasciato un attestato di frequenza.
Andrea Giammattei
giammatteiandrea@confcommercio.lu.it
Cucina Senza
Il percorso formativo è costituito da un modulo di 16 ore, suddivise in 4 lezioni. Gli incontri, dal carattere pratico, verranno svolti in un laboratorio di cucina attrezzato. Si inizierà con una breve introduzione nella quale saranno evidenziate le caratteristiche e le peculiarità della cucina sana, l’attenzione che questa pone al benessere psico-fisico del cliente e le sue potenzialità nel settore ristorativo. Il docente ad ogni lezione presenterà e spiegherà un menù costituito da: panificati, primo piatto, piatto unico e dessert. Le ricette, che prenderanno spunto da piatti tipici delle tradizione culinaria italiana, pur mantenendo intatto il gusto e il sapore originario, saranno realizzati all’insegna del senza: sostituendo il glutine, il lattosio, i grassi animali, con ingredienti alternativi, a basso indice glicemico. I partecipanti, suddivisi ed organizzati in gruppi, saranno chiamati a realizzare le ricette proposte.
DestinatariLavoratori del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi che desiderano aggiornare le proprie competenze in cucina attraverso l’apprendimento di “nuove” tendenze culinarie.
Obiettivi dell’apprendimentoIl percorso è stato pensato ed impostato come un modulo di aggiornamento per coloro che già svolgono attività di cucina all’interno di ristoranti e pubblici esercizi. L’obiettivo è quello di informare i partecipanti sulle ultime tendenze della cucina internazionale che “rileggono” la tradizione culinaria in ottica salutista. La chiave per il successo della propria attività ristorativa può risiedere proprio nella ricerca del giusto equilibrio tra gusto e salute. Saper riscrivere le ricette della nonna sostituendo alcuni ingredienti “pesanti”, o “rischiosi” per determinate patologie ed intolleranze alimentari, con componenti alternativi e “nuovi” per le nostre tavole, non significa tradirne il gusto. L’utilizzo efficace e consapevole di sostanze come teff, amaranto, quinoa, lecitina di soia e bevande alternative al latte, può aiutare ad intercettare una clientela più ampia, attenta per etica, o per necessità, a quello che mangia.
Modalità formativaLaboratorio
MetodologiaLe lezioni saranno svolte esclusivamente in modalità laboratoriale, all’insegna del “learning by doing”. Gli allievi, suddivisi in gruppi di lavoro, si muoveranno in un laboratorio attrezzato di cucina e saranno chiamati a realizzare le ricette presentate dal docente. Importante, per lo sviluppo delle capacità di autovalutazione dei partecipanti, il momento conclusivo che prevede l’assaggio dei piatti realizzati e il confronto sulla loro riuscita.
Lucca, Massa-Carrara,